Storia
Polaroid 8×10
Nel 2008 la Polaroid cessò la produzione di tutte le pellicole, con la conseguente chiusura di tutti gli stabilimenti. Ma già da tempo era difficile trovare sul mercato le Polaroid in formato 8×10 pollici, una pellicola istantanea dalla strepitosa misura di 20×25 centimetri! Specialmente la Polaroid 809 a colori era fantastica, con un “click” avevi a disposizione un meraviglioso ingrandimento pronto dopo qualche minuto. Alcuni esempi di queste splendide pellicole le potete trovare a questo link .
Nel formato di ripresa 8×10 è tutto perfettamente proporzionato, misura della pellicola, dimensioni e peso della macchina fotografica, resa delle ottiche e costi di gestione complessivi che sono sempre stati molto elevati. Ma l’unicità della fotografia che si ottiene con il formato 8×10 è impareggiabile e ineguagliabile.
Nessuna macchina fotografica di formato minore riesce a restituire la prospettiva, la qualità la plasticità e le sfocature controllate di questo immenso grande formato. L’ 8×10 è stato usato dai più celebri fotografi, per realizzare fotografie che sono delle vere e proprie opere d’arte. Ne cito due. Ansel Adams e Richard Avedon, veri maestri nello sfruttamento creativo di questo formato.
Con la chiusura degli stabilimenti Polaroid e con l’inarrestabile avanzare del digitale, gran parte dei fotografi vendette macchine, ottiche, accessori e attrezzature fotografiche per il formato 8×10. Tutto cadde nell’oblio e per la fotografia professionale, questo impareggiabile formato fu praticamente archiviato fra i ricordi.
Il grande ritorno
Il momento della svolta si ebbe nel 2011, quando un gruppo di dodici tra ingegneri, tecnici e chimici, dopo avere acquistato a Enschede una fabbrica appartenuta alla Polaroid, diede vita a “The Impossibile Project”, azienda Olandese che come obiettivo si pose l’intenzione di produrre le nuove pellicole “Polaroid” adatte agli apparecchi amatoriali ancora presenti in milioni di esemplari e inutilizzabili per mancanza delle pellicole. Ma i tecnici “Impossible” non si fermarono a questo: ebbero la fortuna di trovare nel 2009 vicino a Boston la linea di produzione intatta usata per l’ultima produzione di Polaroid in formato 8×10.
La smontarono e la trasportarono a Enschede, dove fu rimontata e riadattata per produrre nuovamente la mitica pellicola 8×10, che fece la sua prima apparizione ufficiale nel 2011 al Festival del Cinema di Venezia, nelle mani del fotografo Maurizio Galimberti. Fu uno strepitoso successo.
I giorni nostri
Oggi “The Impossibile Project” ha in vendita le pellicole bianco nero e colore per tutte la macchine fotografiche Polaroid presenti nelle mani degli appassionati e presenta costantemente miglioramenti e novità sulle pellicole che produce.
Per il grande formato è in vendita la mitica PQ 8×10 Silver Shade una pellicola istantanea in bianco nero dalle infinite possibilità creative; nella gallery dedicata vi sono degli eloquenti esempi.
E finalmente è in fase di test la nuova PQ 8×10 Color: anche noi siamo in attesa di provarla.
L’utilizzo pratico
Come dicevamo prima, le attrezzature per l’8×10 furono archiviate o vendute dalla maggior parte dei fotografi. Il vero problema di oggi per chi voglia cimentarsi con questo formato è trovare l’attrezzatura: le macchine a banco ottico sembra esistano solo nei cataloghi, anche se sembra che la Toyo 810GII sia effettivamente acquistabile.
Poi servono le ottiche, Schneider o Rodenstock. Ed infine per sviluppare la pellicola serve il “Processore originale Polaroid”, purtroppo fuori produzione da molti anni.